Le onde d’urto sono una metodologia non invasiva, ben tollerata e di ottima efficacia.
Vengono utilizzate nel trattamento di diverse patologie ortopediche, in particolare modo tendinopatie, calcificazioni peri articolari e pseudoartrosi, stando alle documentate proprietà anti-infiammatorieanti-dolorificheanti-edemigene e stimolanti la rigenerazione ossea, cutanea nonché per il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite di varia origine.

Il metodo Swiss DolorClast® è caratterizzato da singole onde a pressione acustica per trattare patologie muscolo-scheletriche e dermatologiche.
Inoltre, offre e combina due tecnologie, la propagazione di onde d’urto radiali e/o focalizzate, per ottimizzare i risultati del trattamento. La terapia con onde d’urto radiali inventata da EMS Electro Medical Systems fu introdotta nel 1999 con il nome “Metodo Swiss DolorClast®” diventando il nuovo standard nella terapia con onde d’urto extracorporee.
E’ fondamenta sottolineare che le onde d’urto non vanno confuse con gli ultrasuoni, anch’essi utilizzati come terapia fisica o, più diffusamente, a scopo diagnostico in ecografia.
Le onde d’urto, infatti, hanno una diversa “morfologia d’onda” e possiedono energie molto superiori.
Il trattamento è ambulatoriale e un ciclo di terapia prevede solitamente 3 applicazioni, una a settimana.
Il paziente viene fatto posizionare sul lettino dopo che il medico, abbia acquisito il consenso informato, spiegato la procedura, gli effetti desiderati e i possibili effetti indesiderati.

Per procedere con la terapia, viene applicata la sonda sulla superficie cutanea, per un tempo che va da qualche secondo a pochi minuti.
Spesso il paziente riscontra un miglioramento già dopo la prima seduta ma, per poter apprezzare il vero effetto terapeutico è necessario aspettare una o due settimane dal termine del ciclo.
L’effetto benefico sul dolore è, infatti, lento e progressivo col tempo.
Va detto che questo tipo di terapia al trattamento delle seguenti patologie:

  • Pseudoartrosi / mancato consolidamento delle fratture

  • Fratture da stress

  • Tendinopatia o borsite calcifica della spalla
  • Tendinopatie inserzionali croniche
  • Fascite plantare (con e senza spina calcaneale)

  • Osteonecrosi in stadi precoci

  • Osteocondrite dissecante in stadi precoci dopo la maturità scheletrica

  • Distrofie ossee simpaticoriflesse Indicazioni relative
  • Sindrome miofasciale
  • Lesioni muscolari senza discontinuità

  • Ulcere cutanee

  • Spasticità

E consente di:

  • ridurre o sostituire il ricorso ai trattamenti chirurgici;
  • ridurre l’uso dei farmaci anti-infiammatori e antidolorifici;
  • velocizzare i processi di guarigione;
  • ridurre le controindicazioni ed effetti collaterali quasi a nulla.